Ecco alcune informazioni per aiutarti a prendere una decisione La temperatura media nell’anno è pari a 17,6 °C e le precipitazioni totali sono di 707 mm. Il mese più caldo è agosto mentre quello più freddo è gennaio 11,5 °C . Le precipitazioni massime si hanno a dicembre e le minime in luglio. |
La quantità delle precipitazioni e, soprattutto, la loro distribuzione durante il corso dell’anno, così come la distribuzione nel tempo e l’entità dello scirocco – un vento secco e caldo che spira stagionalmente dal Sahara (spesso sotto forma di vere e proprie burrasche) – costituiscono i principali elementi da cui dipendono l’agricoltura e molte altre attività. La zona costiera e le montagne settentrionali dell’Algeria presentano un tipico clima mediterraneo, con estati calde e asciutte e inverni miti e piovosi. Algeri, per esempio, presenta temperature pomeridiane di luglio di 28 °C, che scendono a circa 21 °C di notte, mentre in gennaio le temperature diurne spaziano tra i 15 e i 9 °C. I quattro quinti dei 760 mm di precipitazioni annue che riceve cadono tra ottobre e marzo, e luglio e agosto sono solitamente asciutti. L’ammontare delle precipitazioni annue aumenta lungo la costa da ovest ad est, ma diminuisce rapidamente man mano che dalla costa si procede a sud verso l’interno. Le maggiori quantità di precipitazioni cadono sulle regioni montuose del litorale orientale, direttamente esposte ai venti umidi che dal Mediterraneo soffiano verso l’interno del paese. Da un punto situato circa 80 km ad ovest di Algeri alla frontiera con la Tunisia, le precipitazioni annue superano i 600 mm, e in alcuni luoghi – ad esempio nella Grande Cabilia, nella Piccola Cabilia (Petite Kabylie) e nell’Edough – raggiungono addirittura i 1000 mm. Ad ovest di quest’area, una notevole parte della piana dello Chelif, delle pianure costiere e della regione situata immediatamente a sud di esse nelle vicinanze di Orano sono scarsamente piovose, e ricevono meno di 580 mm di pioggia all’anno. Le precipitazioni diminuiscono anche dopo aver attraversato la catena dell’Atlante a sud, fatta eccezione per l’Aurès e una sezione dei monti Amour, che ricevono ancora circa 400 mm di pioggia. Questo confine est-ovest distingue approssimativamente le due principali zone agricole del paese. La coltivazione a secco è generalmente possibile e commercialmente redditizia nella zona orientale, dove crescono anche piccole foreste ed un’abbondante vegetazione. Nella zona occidentale i cereali possono essere coltivati solo con l’irrigazione; vi prevalgono le attività pastorali e le foreste scompaiono. Il rilievo dell’Algeria settentrionale, parallelo alla costa, limita la penetrazione verso sud del clima mediterraneo. Le pianure e le colline della regione immediatamente a sud delle montagne costiere ricevono ancora precipitazioni sufficienti, ma qui l’atmosfera è molto più secca e la gamma delle temperature è più varia. Gli altopiani interni, invece, sono caratterizzati da escursioni termiche giornaliere e annue estreme, con estati calde e inverni freddi, e precipitazioni insufficienti. Le temperature estive superano generalmente i 38 °C nel pomeriggio e scendono a circa 10 °C di notte, mentre in inverno l’escursione giornaliera va dai circa 16 °C durante il giorno ai circa -2 °C di notte. Le precipitazioni annue variano dai 100 ai 400 mm. Il Sahara vero e proprio ha inizio sul confine meridionale dell’Atlante Sahariano. La linea di demarcazione coincide con una diminuzione delle precipitazioni a meno di 100 mm all’anno. Il paesaggio e la vegetazione differiscono notevolmente da quelli del nord, con la vita e le attività umane limitate a pochi luoghi privilegiati. Qui l’escursione termica giornaliera e annuale è perfino più estrema che sugli altopiani interni, e le precipitazioni sono caratterizzate da una maggiore irregolarità. Nella regione del Tademaït possono trascorrere anche tre anni senza precipitazioni, e perfino cinque sull’altopiano dell’Ahaggar. |

Il periodo migliore per visitare Algeri e le città della costa, ma anche quelle della fascia montuosa, è la primavera, e in particolare i mesi di aprile e maggio. Anche l’autunno è una buona stagione, in particolare il mese di ottobre, che però è più piovoso. Si può allora preferire settembre, che però può essere ancora molto caldo durante il giorno.
Per visitare il deserto, la stagione migliore è l’inverno, da dicembre a febbraio, soprattutto nella parte meridionale: si dovrà mettere in conto il freddo notturno, ma di giorno splende il sole e la temperatura è piacevole. Nella parte settentrionale del deserto (v. Biskra), dato che in inverno è più probabile che faccia freddo, si possono preferire marzo e novembre.
Si può andare al mare da metà maggio a ottobre, anche se come abbiamo visto il mare diventa caldo solo a partire da luglio, e visto che ad ottobre possono cominciare le piogge, il periodo migliore va da luglio a settembre.